Quando ero bambina ho avuto la fortuna di poter sognare in un vero castello...
Qui ogni angolo aveva qualcosa di magico e ogni giorno
c'era un mondo nuovo da scoprire, un cattivo nemico da combattere
C'erano draghi sconfitti da topolini e
principesse salvate dagli indiani d'america,
pozzi d'oro da scavare con i cucchiai della nonna e
torri da erigere con i catini del bucato
Qui venivamo rimproverati per i piedi nudi e
i vestiti sporchi
ma noi, guardandoci, avevamo calzature principesche,
abiti di perle e diamanti e armature scintillati.
In queste stanze ho visto nascere, per la prima volta,
una coperta da un piccolo uncino, un maglione caldo da due bastoncini di legno e
tra queste mura ho conosciuto e imparato che con una crocetta di filo
tutto diventa più prezioso...
Con questo diario voglio ricordare il camino acceso e l'odore acre della cenere,
il maglione che pizzica e il pavimento freddo sotto i piedini nudi
Vieni, dammi la mano e entra con me....
oggi la nonna ci da pane, burro e zucchero....
Victoria